La nostra zona
Intorno a noi
CENNI STORICI. Borgata Parella è localizzata nel pianalto alluvionale tra la Dora Riparia e il grande viale di Rivoli, un rettilineo di 11 chilometri tracciato nel 1720 da Michelangelo Garove. Il suo passato è essenzialmente agricolo, con numerose e grandi cascine ' da reddito'. Ai margini del borgo industriale di San Donato, detto comunemente Martinetto, da un tipo di maglio azionato dalla forza idraulica fornita dal canale della Pellerina. Il nome del corso d'acqua è mutato da quello della cascina Pellerina (dal francese: pèlerin), perchè dava ospitalità ai pellegrini diretti a Roma, sulla strada romea o franchigena. Tale antichissimo percorso, dopo aver valicato le Alpi e attraversato la Valle di Susa, entrava in Torino da Porta Segusina. Anzichè il grande parco, realizzato sulle anse interrate della Dora e sui terreni della cascina predetta, è più conosciuto col nome Pellerina anzichè con quello dedicatorio di Mario Carrara.
Il nostro borgo, invece, prende nome dalla cascina Parella, una delle più antiche di Torino, situata tra le Vie G.Servais, Gravere e C.so Monte Grappa. Restano i pochi muri sbrecciati dei suoi fabbricati rustici accanto alla scuola Neil Armstrong.
I PRINCIPALI LUOGHI DI INTERESSE.
Il Parco e villa della Tesoriera, in Corso Francia, 186; nota anche come Villa Sartirana, poiché di proprietà del marchese Ferdinando Arborio Gattinara di Breme, duca di Sartirana, e di suo figlio, dal 1869 al 1904[4]; prima, la villa, eretta dall'architetto Jacopo Maggi nel 1715, fu utilizzata da Aymo Ferrero di Cocconato, tesoriere alla corte di Vittorio Amedeo II, da cui il nome; fino al 1975 è stata sede dell'Istituto Sociale, il complesso di scuole medie superiori dei gesuiti di Torino; oggi è sede di biblioteca civica e di sale, per matrimoni civili e cerimonie in genere.
Il Parco della Pellerina (ufficialmente Parco Carrara, La Pëlarin-a in piemontese) è il più grande parco urbano della città di Torino, con un'estensione di 837.220 m² (83,7 ettari).
La nostra zona però include anche una parte di Borgo Campidoglio che ad oggi è una zona essenzialmente residenziale di Torino fatto di piccole case con cortili interni e aree verdi, palazzi bassi, stradine, aree giochi, piazzette, botteghe artigiane e ristorantini che lo rendono più simile a un piccolo borgo e non a un quartiere di una grande città.
Oltre a quest’atmosfera da paesino di campagna, Borgo Campidoglio offre numerosi luoghi di interesse e curiosità. Maestosa e imponente si erge sulle piccole case del quartiere torinese la Chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: l’edificio neobarocco, realizzato a fine Ottocento, fortemente voluto dal teologo Domenico Bongioanni, allievo di don Giovanni Bosco. La caratteristica maggiore di Borgo Campidoglio, che lo distingue dagli altri quartieri e borghetti torinesi, è la presenza di tantissimi murales e installazioni artistiche incastonati sui muri delle case, su finte finestre il cui cornicione è diventato cornice di un quadro, tra le porte delle abitazioni, sulle serrande dei negozi, sulle panchine, sui muretti dei giardinetti e in molti altri luoghi. A Borgo Campidoglio si cammina con il naso all’insù, sempre pronti a scrutare un’opera, un disegno, un colore e un pizzico d’arte e bellezza.